Si potrebbe fare un ritratto dell’Emilia parlando delle biciclette;
anche se ce ne sono in tutto il mondo, sembra qui la loro sede naturale,
nella bassa padana dove all’improvviso arrivano da una carraia o da un portone
e anche da sola, spiccando sugli argini contro il cielo,
assume la forza di un simbolo locale come la luna bassa.
Cesare Zavattini, Straparole, 1967
Al pari di Piante e Animali Perduti che si propone di diffondere la cultura della tutela delle varietà tradizionali di frutti, fiori, ortaggi, sementi e razze di animali rurali , L’Impavida si propone la valorizzazione del patrimonio di strade bianche che corrono lungo gli argini di bonifica e le golene del Po .
Valorizzando le strade perdute del Po si salvaguarda un paesaggio che testimonia un rapporto secolare di sostenibilità fra civiltà rurale e natura.
Molto spesso queste strade sono parte integrante di antichi tratti utilizzati per il pellegrinaggio e per il commercio o per tramandare antiche usanze agricole e pastorizie, come la transumanza.
Sono strade che inseguendo fiumi e canali, permettono di visitare Città d’Arte in sicurezza e per questo adatte ad un turismo slow rivolto a famiglie con bambini, a tranquilli ecoturisti che vogliono coniugare i paesaggi e le attrazioni storiche e culturali all’enogastronomia.
I partecipanti a L’Impavida riscoprendo vie ormai dimenticate potranno rivivere le atmosfere e le sensazioni del ciclismo delle origini , calati in un paesaggio e in un ambiente che ancora mantiene oasi di cultura e di tradizioni.
Sono promotori della manifestazione
Vitaliano Biondi di Officina di Progettazione
con Ivan Pavesi, Giuseppe Alai e Armando Nocco.
I par usei
la gent in bicicletta.
Apena al pé
al toca ancor la tera
a turna in ment
col c'i evum vrü smangà.
Sembrano uccelli
la gente in bicicletta.
Appena il piede
tocca ancora la terra
torna in mente
quello che avevamo voluto scordare.
Cesare Zavattini